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Document 32014L0054
Garantire il rispetto dei diritti di lavoratori e lavoratrici dell’Unione europea quando lavorano all’estero
Tra i molti diritti goduti dalle persone nell’Unione europea (Unione) figura la possibilità di vivere e lavorare in un altro Stato membro dell’Unione. La presente normativa garantisce l’esistenza di mezzi di ricorso nazionale nel caso in cui lavoratori, lavoratrici o i loro familiari ritengano che i propri diritti siano stati violati.
I principi di libera circolazione e di anti-discriminazione dell’Unione garantiscono alle persone che lavorano all’estero gli stessi diritti in materia di occupazione di quelli dei cittadini residenti. Tali diritti sono stabiliti nel regolamento (UE) n. 492/2011 (si veda la sintesi).
Diritti dei lavoratori e delle lavoratrici
Tutela dei diritti
La direttiva richiede che le autorità nazionali garantiscano l’accesso a procedimenti giudiziari per tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’Unione che ritengano di essere in qualche modo soggetti a discriminazione. Inoltre, le organizzazioni, le associazioni, i sindacati e le associazioni dei datori di lavoro coinvolti nell’attuazione della direttiva possono rappresentare o sostenere lavoratori e lavoratrici dell’Unione e le loro famiglie in qualsiasi procedimento giuridico che decidono di intraprendere.
Promozione della parità di trattamento
Ogni Stato membro deve designare almeno un’organizzazione o un punto di contatto centrale per garantire che lavoratori, lavoratrici e i loro familiari non subiscano discriminazione o restrizioni ingiustificate del proprio diritto di lavorare dove desiderano a causa della nazionalità.
Tali organizzazioni devono:
La direttiva è in vigore dal 20 maggio 2014 e doveva diventare legge negli Stati membri entro il 21 maggio 2016.
Per maggiori informazioni, si veda:
Direttiva 2014/54/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa alle misure intese ad agevolare l’esercizio dei diritti conferiti ai lavoratori nel quadro della libera circolazione dei lavoratori (GU L 128 del 30.4.2014, pag. 8).
Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo sull’attuazione della direttiva 2014/54/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa alle misure intese ad agevolare l’esercizio dei diritti conferiti ai lavoratori nel quadro della libera circolazione dei lavoratori [COM(2018) 789 final del 4.12.2018].
Regolamento (UE) n. 492/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2011, relativo alla libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione (GU L 141 del 27.5.2011, pag. 1).
Le successive modifiche al regolamento (UE) n. 492/2011 sono state inserite nel testo originale. La versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.
Ultimo aggiornamento: 28.10.2021