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Integrazione dei Rom nell’ambito dell’alloggio

 

SINTESI

Una raccomandazione del Consiglio adottata nel 2013 invita ad assumere misure in diversi settori, segnatamente l’alloggio, per rafforzare l’integrazione della popolazione Rom, la minoranza etnica più grande d’Europa.

QUAL È LO SCOPO DELLA RACCOMANDAZIONE?

Dimostra l’impegno politico forte e condiviso di tutti i paesi dell’UE per migliorare i propri sforzi volti a:

combattere l’esclusione sociale e la discriminazione;

migliorare realmente la promozione dell’integrazione dei Rom nel settore dell’alloggio, dell’istruzione, dell’occupazione e dell’assistenza sanitaria.

PUNTI CHIAVE

Per quanto riguarda l’accesso all’alloggio per i Rom, la raccomandazione invita i paesi dell’UE ad adottare misure che garantiscano che:

si elimini la segregazione spaziale (ossia aree dove sono riuniti determinati gruppi) e si promuova la desegregazione (ossia quartieri più misti);

si promuova un accesso non discriminatorio agli alloggi sociali;

si prevedano aree di sosta per i Rom non sedentari, proporzionalmente alle esigenze locali;

si garantisca l’accesso ai servizi pubblici (come l’acqua, elettricità e il gas) e alle infrastrutture abitative conformemente ai requisiti giuridici nazionali.

I paesi dell’UE dovrebbero inoltre, laddove opportuno,

garantire che le domande presentate da autorità locali relative a progetti di rinnovamento urbano comprendano interventi integrati in materia di alloggio a favore delle comunità emarginate;

promuovere iniziative locali organizzate dalle comunità e/o investimenti territoriali integrati sostenuti dai fondi strutturali e di investimento europei.

Monitoraggio e valutazione

I paesi dell’UE devono monitorare e valutare l’efficacia delle misure che adottano, sia in termini di strategie nazionali di integrazione dei Rom sia all’interno delle più ampie politiche di inclusione sociale.

Ciò può essere svolto fissando degli obiettivi o raccogliendo dati qualitativi o quantitativi sugli effetti sociali ed economici delle misure adottate.

L’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali ha sviluppato un programma pluriennale per i Rom (2012-2020). Essa prepara relazioni regolari sui progressi compiuti e fornisce consulenze basate su dati probanti raccolti in tutta l’Unione alle istituzioni e ai paesi dell’UE. Nel 2009 l’Agenzia ha preparato una relazione sulla discriminazione abitativa ai danni dei Rom.

Rendiconti e follow-up

I paesi dell’UE devono comunicare alla Commissione europea le misure adottate in conformità della raccomandazione entro il 1o gennaio 2016. In seguito, sono tenuti a fornire tali informazioni su base annuale.

La Commissione, a sua volta, assicura che le informazioni fornite servano da base per l’elaborazione delle sue relazioni annuali circa l’attuazione delle strategie nazionali di integrazione dei Rom.

I risultati contribuiscono inoltre al processo del semestre europeo per il coordinamento della politica economica. Dal 2012, come parte del semestre europeo, il Consiglio ha pubblicato delle raccomandazioni specifiche per cinque paesi con grandi comunità di Rom (Bulgaria, Repubblica ceca, Ungheria, Romania e Slovacchia).

CONTESTO

Integrazione dei Rom sul sito Internet della Commissione europea

ATTO

Raccomandazione del Consiglio, del 9 dicembre 2013, su misure efficaci per l’integrazione dei Rom negli Stati membri (GU C 378 del 24.12.2013, pag. 1-7)

ATTI COLLEGATI

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020» [COM(2011) 173 def. del 5 aprile 2011]

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Relazione sull’attuazione del Quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom — 2015» [COM(2015) 299 final del 17 giugno 2015]

Documento di lavoro dei servizi della Commissione «Affrontare la deprivazione abitativa nell’Unione europea», che accompagna la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Investire nel settore sociale a favore della crescita e della coesione, in particolare attuando il Fondo sociale europeo nel periodo 2014-2020» [SWD(2013) 42 final del 20 febbraio 2013]

Ultimo aggiornamento: 15.10.2015

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