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L’azione dell’Unione europea per garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro
Nel presentare il suo «Quadro strategico dell’UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020», la Commissione europea individua tre sfide principali e sette obiettivi strategici per la salute e della sicurezza sul lavoro (SSL), e indica le azioni e gli strumenti per farvi fronte in tutta l’Unione europea (UE).
ATTO
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni relativa ad un quadro strategico dell’UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020. [COM(2014) 332 final del 6.6.2014].
SINTESI
COSA FA LA PRESENTE COMUNICAZIONE?
Nel presentare il suo «Quadro strategico dell’UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020», la Commissione europea individua tre sfide principali e sette obiettivi strategici per la salute e della sicurezza sul lavoro (SSL), e indica le azioni e gli strumenti per farvi fronte in tutta l’Unione europea (UE).
PUNTI CHIAVE
3 sono le sfide principali da affrontare:
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l’attuazione delle norme esistenti in materia di salute e sicurezza, in particolare per imprese più piccole;
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la prevenzione delle malattie legate al lavoro;
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le sfide emergenti legate all’invecchiamento della forza lavoro dell’UE.
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Obiettivi e azioni
Il quadro legislativo propone di affrontare le presenti sfide con una serie di azioni raggruppate in sette obiettivi strategici:
1. | Ulteriore consolidamento delle strategie nazionali: comprese le politiche di coordinamento, la condivisione di buone pratiche e l’apprendimento reciproco. |
2. | Sostegno pratico e consulenza sulla legislazione in materia di SSL, in particolare per le PMI , per assisterle nell’adempimento degli obblighi di legge in materia di salute e sicurezza. Un esempio di tale sostegno è lo strumento interattivo online per la valutazione dei rischi, un sito web che fornisce strumenti settoriali specifici per la valutazione del rischio. |
3. | Migliore applicazione della legislazione in materia di SSL da parte dei paesi dell’UE , per esempio valutando la performance degli ispettorati del lavoro nazionali. |
4. | Semplificazione della legislazione esistente per eliminare gli oneri amministrativi inutili, garantendo il mantenimento di un alto livello di conformità ai principi della sicurezza e della salute sul lavoro. |
5. | Iniziative per affrontare l’invecchiamento della forza lavoro e migliorare la prevenzione delle malattie professionali e legate al lavoro , derivate dalla comparsa di nuovi prodotti e tecnologie (come nanomateriali, tecnologie verdi e biotecnologie). |
6. | Miglioramento della raccolta dei dati statistici, per disporre di dati scientifici più validi e sviluppare strumenti di monitoraggio. |
7. | Migliore coordinamento fra le organizzazioni internazionali come per esempio l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE), e gli altri partner che contribuiscono a ridurre gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, nonché a migliorare le condizioni di lavoro. |
CONTESTO
Secondo l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), ogni anno più di 4 000 lavoratori muoiono a causa di incidenti sul lavoro e più di 3 milioni di lavoratori sono vittime di gravi incidenti sul lavoro cui fa seguito un periodo di assenza superiore a tre giorni. Oltre alle sofferenze umane, i costi connessi alla cattiva SSL si ripercuotono sull’economia dell’UE in termini di perdita di produttività e maggiori costi per la sicurezza sociale.
Ultimo aggiornamento: 19.09.2014