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Document 62013CA0316

Causa C-316/13: Sentenza della Corte (Prima Sezione) del 26 marzo 2015 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla Cour de cassation — Francia) — Gérard Fenoll/Centre d’aide par le travail La Jouvene, Association de parents et d’amis de personnes handicapées mentales (APEI) d’Avignon (Rinvio pregiudiziale — Politica sociale — Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea — Articolo 31, paragrafo 2 — Direttiva 2003/88/CE — Articolo 7 — Nozione di «lavoratore» — Persona disabile — Diritto alle ferie annuali retribuite — Normativa nazionale contraria al diritto dell’Unione — Ruolo del giudice nazionale)

GU C 171 del 26.5.2015, p. 3–3 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

26.5.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 171/3


Sentenza della Corte (Prima Sezione) del 26 marzo 2015 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla Cour de cassation — Francia) — Gérard Fenoll/Centre d’aide par le travail La Jouvene, Association de parents et d’amis de personnes handicapées mentales (APEI) d’Avignon

(Causa C-316/13) (1)

((Rinvio pregiudiziale - Politica sociale - Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea - Articolo 31, paragrafo 2 - Direttiva 2003/88/CE - Articolo 7 - Nozione di «lavoratore» - Persona disabile - Diritto alle ferie annuali retribuite - Normativa nazionale contraria al diritto dell’Unione - Ruolo del giudice nazionale))

(2015/C 171/03)

Lingua processuale: il francese

Giudice del rinvio

Cour de cassation

Parti

Ricorrente: Gérard Fenoll

Resistenti: Centre d’aide par le travail La Jouvene, Association de parents et d’amis de personnes handicapées mentales (APEI) d’Avignon

Dispositivo

La nozione di «lavoratore», ai sensi dell’articolo 7 della direttiva 2003/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, concernente taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro, e dell’articolo 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, deve essere interpretata nel senso che essa può comprendere una persona ammessa in un centro di aiuto attraverso il lavoro, come il centro di cui al procedimento principale.


(1)  GU C 215 del 27.07.2013.


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