EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52011AR0399

Parere del Comitato delle regioni «Reti transeuropee nel settore delle telecomunicazioni»

GU C 225 del 27.7.2012, p. 211–216 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

27.7.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 225/211


Parere del Comitato delle regioni «Reti transeuropee nel settore delle telecomunicazioni»

2012/C 225/16

IL COMITATO DELLE REGIONI

accoglie con favore l'iniziativa della Commissione europea di elaborare una proposta di regolamento sugli orientamenti per le reti transeuropee di telecomunicazioni;

sottolinea che le priorità delineate nel documento in esame – reti ad alta velocità, servizi pubblici transfrontalieri, accesso alle informazioni del settore pubblico e ai servizi multilingui, sicurezza, servizi energetici intelligenti – interessano dei settori in cui le città e le regioni sono, al tempo stesso, parti interessate, fornitori e beneficiari;

riconosce l'importanza delle reti transeuropee di telecomunicazioni ai fini della competitività internazionale dell'UE e dello sviluppo sostenibile; ribadisce la necessità di intensificare lo scambio di esperienze e migliori pratiche tra Stati membri e con altre regioni europee;

osserva che il nuovo quadro di finanziamento può contribuire in maniera significativa alla riduzione del divario digitale nonché alla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020, soddisfacendo nel contempo alcuni dei più importanti bisogni sociali, culturali ed economici degli europei;

evidenzia la necessità di operare investimenti pubblici nelle infrastrutture di backhaul, che garantiscono i collegamenti tra i nodi di rete delle città di medie e piccole dimensioni e fungono da catalizzatori per investimenti nell'ammodernamento della rete di accesso.

Relatore

Alin Adrian NICA (RO/ALDE), sindaco di Dudeștii Noi

Testo di riferimento

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti per le reti transeuropee di telecomunicazioni e che abroga la decisione n. 1336/97/CE

COM(2011) 657 final

I.   RACCOMANDAZIONI POLITICHE

IL COMITATO DELLE REGIONI

La posizione del Comitato delle regioni

1.

accoglie con favore l'iniziativa della Commissione europea di elaborare una proposta di regolamento sugli orientamenti per le reti transeuropee di telecomunicazioni;

2.

sottolinea che le priorità delineate nel documento in esame – reti ad alta velocità, servizi pubblici transfrontalieri, accesso alle informazioni del settore pubblico e ai servizi multilingui, sicurezza, servizi energetici intelligenti – interessano dei settori in cui le città e le regioni sono, al tempo stesso, parti interessate, fornitori e beneficiari;

3.

fa notare la cruciale importanza del ruolo svolto dagli enti regionali e locali nel promuovere un dialogo pubblico informato e nell'affrontare i timori dei cittadini a un livello a loro vicino, nonché nell'agevolare la cooperazione tra utenti e produttori di innovazioni TIC a diversi livelli di amministrazione e di governo;

4.

sottolinea l'importanza delle reti transeuropee di telecomunicazioni a fini commerciali e non, e di investire nella ricerca a sostegno di attività specifiche e dello sviluppo di applicazioni future intese a valorizzare il settore delle telecomunicazioni;

5.

riconosce l'importanza delle reti transeuropee di telecomunicazioni ai fini della competitività internazionale dell'UE e dello sviluppo sostenibile; ribadisce la necessità di intensificare lo scambio di esperienze e migliori pratiche tra Stati membri e con altre regioni europee;

6.

richiama l'attenzione sul ruolo dell'infrastruttura necessaria a gestire l'elevato volume di dati che sarà utilizzato dalle reti di telecomunicazioni, e invita a promuovere gli investimenti pubblici e privati nelle zone rurali e a bassa densità e nelle regioni ultraperiferiche;

7.

ritiene che occorra stabilire standard di sicurezza a ogni livello, onde assicurare un grado ottimale di riservatezza e di protezione dei dati personali, nonché impedire il monitoraggio non autorizzato di qualsiasi tipo di informazione di carattere personale e la creazione di profili riguardanti in particolare le preferenze di acquisto, lo stato di salute, le cartelle cliniche, ecc.;

8.

accoglie con favore l'intenzione della Commissione europea di prendere in esame un nuovo modello tariffario che consenta di ridurre i prezzi di accesso al rame, così da agevolare la transizione dalle reti in rame a quelle in fibra ottica. È importante che le reti siano aperte a diversi attori;

9.

osserva che il nuovo quadro di finanziamento può contribuire in maniera significativa alla riduzione del divario digitale nonché alla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020, soddisfacendo nel contempo alcuni dei più importanti bisogni sociali, culturali ed economici degli europei;

10.

riafferma l'importanza delle sinergie tra programma quadro (PQ), fondi strutturali (FS) e politiche nazionali, in relazione ai più ampi obiettivi di competitività e di coesione perseguiti dall'UE;

11.

reputa indispensabile individuare soluzioni regolamentari e procedurali per adottare misure economico-finanziarie al fine di incentivare la più ampia utilizzazione di infrastrutture già esistenti capaci di integrare le reti a banda larga, con l'obiettivo di ridurre i costi sociali, economici ed ambientali;

12.

condivide la proposta della Commissione di istituire un gruppo di esperti ad alto livello incaricato di elaborare una strategia per le reti transeuropee di telecomunicazioni, e invita la Commissione a tenerlo informato fin dalle fasi iniziali circa gli sviluppi relativi a questo gruppo, comprese le analisi e raccomandazioni politiche.

Raccomandazioni del Comitato delle regioni

13.

riconosce che le TIC, che sono alla base di una società dell'informazione aperta a tutti, devono tenere conto delle necessità di tutti i membri della società, compresi quelli esposti all'esclusione sociale;

14.

ribadisce che la Commissione europea e gli Stati membri dovrebbero adottare le misure necessarie per coinvolgere in modo efficace e completo gli enti regionali e locali nella gestione delle iniziative nel settore delle TIC (1);

15.

propone di sfruttare l'intero potenziale europeo di sviluppo dei servizi TIC nei settori pubblico e privato, e chiede quindi che le TIC vengano utilizzate come strumento per migliorare i servizi forniti dagli enti regionali e locali in ambiti come l'assistenza sanitaria, l'istruzione, gli appalti pubblici, la sicurezza e i servizi sociali;

16.

propone la creazione di un Osservatorio per la implementazione e diffusione delle reti di nuova generazione nel territorio europeo che esplichi funzioni di rilevazione e raccolta di informazioni e dati statistici sulle opere pubbliche che possono essere utilizzate parzialmente o totalmente per l’implementazione di reti NGN; di gestione di una banca dati per il monitoraggio delle suddette opere pubbliche e per l'implementazione di un catasto europeo delle reti di telecomunicazione; di promozione delle attività di indirizzo tecnico e regolazione; di realizzazione di studi e ricerche e di acquisizione e diffusione di documentazione tecnica e dati;

17.

rammenta che i partenariati pubblico-privati, sostenuti dall'UE, tra gli enti regionali e locali e le PMI impegnate nello sviluppo delle TIC nel settore dei pubblici servizi che usano tali tecnologie, possono costituire un eccellente punto di partenza per costruire competenze e conoscenze locali in tutta l'UE (2);

18.

propone di avvalersi di partenariati pubblico-privati (PPP) per la fornitura di servizi a banda larga, in particolare nelle zone rurali, ed evitare l'esclusione degli investimenti privati;

19.

segnala l'assoluta necessità che le istituzioni pubbliche a livello locale e regionale dispongano di capacità interne adeguate e di risorse finanziarie sostenibili per la digitalizzazione. I partenariati pubblico-privati e lo sviluppo del mercato dell'e-learning costituiscono strumenti alternativi per finanziare la digitalizzazione dei contenuti. L'informazione del settore pubblico può sviluppare flussi di entrate in grado di autoalimentarsi contribuendo alla creazione di dati e agli sforzi a favore della digitalizzazione. Inoltre, le reti e le comunità interattive sono importanti anche perché permettono di ridurre i costi, sull'esempio dello sviluppo dei software aperti (3);

20.

chiede alla Commissione di prestare particolare attenzione allo sviluppo di una politica di non discriminazione e di appianare il divario tra gli operatori «storici» e i loro nuovi concorrenti, in particolare nel tentativo di migliorare le prospettive commerciali per la banda larga ad alta velocità in Europa;

21.

fa presente che l'attuazione del meccanismo per collegare l'Europa non dovrebbe andare a scapito degli obiettivi della politica di coesione, che la messa in pratica delle misure proposte non dovrebbe determinare un aumento della burocrazia e degli oneri amministrativi, e che occorre fornire chiarimenti e informazioni sull'impiego del nuovo strumento finanziario e il suo effetto leva, nonché verificarne l'efficacia; l'obbligo della disciplina di bilancio, il divieto di indebitamento e il dovere di trasparenza del bilancio non devono essere elusi. La responsabilità dell'Unione deve continuare a limitarsi al contributo iniziale e non devono sorgere passività potenziali;

22.

sollecita un cambiamento significativo nell'uso da parte delle regioni dei fondi strutturali, soprattutto in direzione dello stimolo alla domanda di ricerca e innovazione, promuovendo l'innovazione aperta e guidata dall'utente in quanto risorsa potenziale a livello regionale (4);

23.

rammenta il ruolo cruciale degli enti locali e regionali nel concorrere a garantire un accesso ai servizi a banda larga equo e a prezzi ragionevoli nelle regioni in cui i meccanismi di mercato si rivelano insufficienti a tal fine, nel realizzare progetti pilota volti a colmare il divario in materia di e-accessibilità, e nello sviluppare nuove soluzioni per i servizi pubblici online incentrati sull'utente (5);

24.

ribadisce che i finanziamenti e le altre misure di sostegno dovrebbero favorire l'attuazione di reti a banda larga ad accesso libero basate su un'architettura di rete di tipo orizzontale, e sottolinea la necessità di un modello operativo che separi l'accesso fisico alla rete dall'erogazione dei servizi (6);

25.

sottolinea che, per promuovere la competitività delle regioni, l'accessibilità e l'uguaglianza tra le persone, sono particolarmente importanti dei collegamenti informatici affidabili e veloci, integrati da efficienti servizi mobili senza filo, e ribadisce la necessità di garantire a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro luogo di residenza, un'efficiente infrastruttura per la società dell'informazione (7);

26.

chiede che venga dedicata maggiore attenzione alla sensibilizzazione a livello regionale e locale e alla promozione dell'ammodernamento delle infrastrutture, in quanto requisiti necessari per lo sviluppo e l'attuazione delle reti transeuropee di telecomunicazioni;

27.

evidenzia la necessità di operare investimenti pubblici nelle infrastrutture di backhaul, che garantiscono i collegamenti tra i nodi di rete delle città di medie e piccole dimensioni o dei comuni rurali e fungono da catalizzatori per investimenti nell'ammodernamento della rete di accesso;

28.

osserva che l'accesso a connessioni a banda larga di alta qualità e a prezzo contenuto può contribuire ad aumentare la disponibilità e la qualità dei servizi forniti dagli enti regionali e locali nonché ad agevolare la commercializzazione dei prodotti (8);

29.

ribadisce l'importanza e la necessità di poter contare su regole e pratiche comuni in materia di riutilizzo e sfruttamento delle informazioni del settore pubblico, che garantiscano l'applicazione delle stesse condizioni di base a tutti coloro che operano sul mercato europeo dell'informazione, una maggiore trasparenza riguardo alle condizioni di riuso di dette informazioni e l'eliminazione delle distorsioni del mercato interno (9);

30.

pone l'accento sull'opportunità di sfruttare pienamente il potenziale del riuso delle informazioni del settore pubblico coinvolgendo maggiormente gli enti locali e regionali, i quali potrebbero contribuire in maniera significativa a promuovere tale riuso con l'obiettivo di accrescere la competitività e creare occupazione (10);

31.

incoraggia gli enti regionali e locali a partecipare a una cooperazione ad ampio raggio volta a migliorare l'interoperabilità delle pubbliche amministrazioni e l'efficienza dell'erogazione dei servizi pubblici (11);

32.

fa presente che, nel contesto della cooperazione internazionale, le regioni rivestono un'importanza particolare grazie alla presenza di condizioni quadro favorevoli sul piano programmatico, strutturale e normativo nell'ambito delle loro politiche di ricerca;

33.

ritiene che, nella loro forma attuale, le azioni previste nel regolamento in esame non sollevino alcun problema di conformità ai principi di sussidiarietà e di proporzionalità.

II.   PROPOSTE DI EMENDAMENTO

Emendamento 1

Preambolo

Testo proposto dalla Commissione

Emendamento del Comitato delle regioni

(21)

Per tenere conto degli sviluppi nei settori delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni è opportuno che sia delegato alla Commissione il potere di adottare atti in conformità all'articolo 290 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea per modificare l'allegato del presente regolamento. Particolare importanza riveste lo svolgimento da parte della Commissione di appropriate consultazioni nel corso dei lavori preparatori, anche a livello di esperti. La delega ha lo scopo di affrontare nuovi sviluppi tecnologici e del mercato, priorità politiche emergenti od opportunità di avvalersi di sinergie fra infrastrutture diverse, comprese quelle nei campi dei trasporti e dell'energia. La portata della delega è limitata a modifiche della descrizione di progetti di interesse comune, all'inserimento di un progetto di interesse comune o al ritiro di un progetto di interesse comune obsoleto, sulla base di criteri prestabiliti, chiari e trasparenti.

(21)

Per tenere conto degli sviluppi nei settori delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni è opportuno che sia delegato alla Commissione il potere di adottare atti in conformità all'articolo 290 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea per modificare l'allegato del presente regolamento. Particolare importanza riveste lo svolgimento da parte della Commissione di appropriate consultazioni nel corso dei lavori preparatori, anche a livello di esperti . La delega ha lo scopo di affrontare nuovi sviluppi tecnologici e del mercato, priorità politiche emergenti od opportunità di avvalersi di sinergie fra infrastrutture diverse, comprese quelle nei campi dei trasporti e dell'energia. La portata della delega è limitata a modifiche della descrizione di progetti di interesse comune, all'inserimento di un progetto di interesse comune o al ritiro di un progetto di interesse comune obsoleto, sulla base di criteri prestabiliti, chiari e trasparenti.

Motivazione

Sarebbe utile coinvolgere gli enti locali e regionali nel processo consultivo poiché essi contribuiscono al processo di governance e rappresentano il collegamento tra le amministrazioni pubbliche, i cittadini e le società private.

Emendamento 2

Articolo 4, lettera (a)

Testo proposto dalla Commissione

Emendamento del Comitato delle regioni

(a)

la diffusione di reti a banda larga superveloci che garantiscano una velocità di trasmissione dei dati non inferiore a 100 Mb;

(a)

la diffusione di reti a banda larga superveloci che garantiscano una velocità di trasmissione dei dati non inferiore a 100 Mb;

Motivazione

Gli investimenti nelle reti a banda larga superveloci comportano un rischio elevato. Le statistiche dimostrano che l'uso di Internet ad alta velocità è in forte ritardo rispetto all'attuale copertura della banda larga. Nella scelta della tecnologia e dei progetti da finanziare si dovrebbe dunque tener conto dell'effettiva domanda di accesso alla banda larga.

Emendamento 3

Articolo 4, lettera (b)

Testo proposto dalla Commissione

Emendamento del Comitato delle regioni

(b)

la diffusione di reti a banda larga per collegare regioni insulari, prive di accesso al mare e periferiche alle regioni centrali dell'Unione, garantendo che in dette regioni le velocità di trasmissione dei dati siano sufficienti a permettere una connettività di banda larga non inferiore a 30 Mb;

(b)

la diffusione di reti a banda larga per collegare regioni insulari, prive di accesso al mare e periferiche alle regioni centrali dell'Unione, garantendo che in dette regioni le velocità di trasmissione dei dati siano sufficienti a permettere una connettività di banda larga non inferiore a 30 Mb;

Motivazione

Si rinvia alla motivazione dell'emendamento precedente.

Emendamento 4

Articolo 5, paragrafo 3

Testo proposto dalla Commissione

Emendamento del Comitato delle regioni

3.   Gli Stati membri e/o altri soggetti responsabili dell'attuazione di progetti di interesse comune o che contribuiscono all'attuazione degli stessi adottano le misure normative, amministrative, tecniche e finanziarie necessarie in conformità alle specifiche corrispondenti del presente regolamento.

3.   Gli Stati membri e/o altri soggetti responsabili dell'attuazione di progetti di interesse comune o che contribuiscono all'attuazione degli stessi adottano le misure normative, amministrative, tecniche e finanziarie necessarie in conformità alle specifiche corrispondenti del presente regolamento.

Motivazione

Sarebbe utile menzionare gli enti locali e regionali, per gli stessi motivi esposti nella motivazione dell'emendamento 1.

Emendamento 5

Articolo 5, paragrafo 8, lettera (c)

Testo proposto dalla Commissione

Emendamento del Comitato delle regioni

(c)

dimostra di possedere un valore aggiunto europeo;

(c)

dimostra di possedere un valore aggiunto europeo;

Motivazione

Uno studio di fattibilità costituirebbe lo strumento più idoneo per dimostrare il valore aggiunto.

Emendamento 6

Articolo 7, paragrafo 4

Testo proposto dalla Commissione

Emendamento del Comitato delle regioni

4.   Nelle relazioni la Commissione valuta anche se la portata dei progetti di interesse comune continui a rispecchiare le priorità politiche, gli sviluppi tecnologici e la situazione nei mercati interessati. Per i progetti di grande entità, le relazioni comprendono un'analisi dell'impatto ambientale, che tiene conto delle esigenze di adattamento ai cambiamenti climatici e di mitigazione di questi ultimi e della resistenza alle catastrofi. Tale riesame può anche svolgersi in qualsiasi altro momento ritenuto opportuno.

4.   Nelle relazioni la Commissione valuta anche se la portata dei progetti di interesse comune continui a rispecchiare le priorità politiche, gli sviluppi tecnologici e la situazione nei mercati interessati. Per i progetti di grande entità, le relazioni comprendono un'analisi dell'impatto ambientale, che tiene conto delle esigenze di adattamento ai cambiamenti climatici e di mitigazione di questi ultimi e della resistenza alle catastrofi. Tale riesame può anche svolgersi in qualsiasi altro momento ritenuto opportuno.

   

Motivazione

Si rinvia alla motivazione dell'emendamento precedente.

Bruxelles, 4 maggio 2012

La presidente del Comitato delle regioni

Mercedes BRESSO


(1)  CdR 283/2008 fin.

(2)  CdR 156/2009 fin.

(3)  CdR 247/2009 fin.

(4)  CdR 263/2007 fin.

(5)  CdR 5/2008 fin.

(6)  CdR 104/2010 fin.

(7)  CdR 104/2010 fin.

(8)  CdR 252/2005 fin.

(9)  CdR 247/2009 fin.

(10)  CdR 247/2009 fin.

(11)  CdR 10/2009 fin.


Top