Bruxelles, 28.9.2016

SWD(2016) 314 final

DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

Relazione sulla revisione della politica di controllo delle esportazioni dell'UE

che accompagna il documento

Proposta di

regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un regime dell'Unione di controllo delle esportazioni, del trasferimento, dell'intermediazione, dell'assistenza tecnica e del transito di prodotti a duplice uso (rifusione)

{COM(2016) 616 final}
{SWD(2016) 315 final}


Scheda di sintesi

Valutazione d'impatto sulla revisione della politica di controllo delle esportazioni dell'UE

A. Necessità di agire

Per quale motivo? Qual è il problema affrontato?

Nella realtà odierna l'attuale regime di controllo delle esportazioni dell'UE non è pienamente idoneo ad adeguarsi ai nuovi e mutevoli rischi per la sicurezza, ai rapidi progressi tecnologici e scientifici e alle trasformazioni dei processi commerciali ed economici. L'attuale regime non prende inoltre chiaramente in considerazione l'emergere degli scambi di tecnologia di sorveglianza informatica né i rischi che essi creano per la sicurezza internazionale e i diritti umani. Da un punto di vista economico, il regime impone pesanti oneri amministrativi a carico sia dell'industria sia delle autorità e talvolta difetta di chiarezza giuridica. Divergenze di interpretazione e di applicazione tra gli Stati membri si traducono inoltre in un'attuazione asimmetrica e hanno effetti distorsivi sulla concorrenza all'interno del mercato unico. Il problema riguarda una pluralità di operatori economici in numerosi settori, comprese le PMI, mentre gli aspetti relativi alla sicurezza e ai diritti umani interessano sia categorie specifiche, come i dissidenti o gli attivisti nei paesi terzi, sia l'intera popolazione dell'UE.

Qual è l'obiettivo di questa iniziativa?

La revisione della politica di controllo delle esportazioni dell'UE mira a sostenere gli obiettivi politici generali dell'Unione che, come sancito all'articolo 3 del TUE, "contribuisce alla pace, alla sicurezza, [...] al commercio libero ed equo [...] e alla tutela dei diritti umani". In particolare, si perseguono: l'adeguamento all'evoluzione dei rischi e delle minacce per la sicurezza; l'adattamento ai rapidi progressi tecnologici e scientifici; la prevenzione delle esportazioni di tecnologia di sorveglianza informatica utilizzabile in violazione dei diritti umani; la riduzione delle distorsioni della concorrenza e dei costi amministrativi all'interno del mercato unico; condizioni di parità a livello globale; l'applicazione efficace e coerente dei controlli all'interno dell'UE.

Qual è il valore aggiunto dell'azione a livello dell'UE?

Il controllo delle esportazioni di prodotti a duplice uso rientra nella politica commerciale comune. L'UE ha pertanto il diritto di agire in base alla sua competenza esclusiva a norma dell'articolo 207 del TFUE. Gli obiettivi possono essere conseguiti solo tramite un'azione dell'UE che assicuri che le autorità competenti agiscano in stretta collaborazione e applichino i controlli in modo coerente. L'intervento dell'UE è altresì necessario per eliminare le distorsioni della concorrenza nel mercato unico e promuovere il dialogo con i principali partner commerciali in vista della creazione di condizioni di parità a livello globale, nonché per tutelare i diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali. Le opzioni di revisione individuate rispettano il principio di proporzionalità poiché sono limitate a quanto necessario per il raggiungimento degli obiettivi.

B. Soluzioni

Quali opzioni strategiche, di carattere legislativo e di altro tipo, sono state prese in considerazione? È stata preferita un'opzione? Per quale motivo?

Alla luce delle iniziative previste nella comunicazione COM(2014) 244 della Commissione, sono state individuate cinque opzioni, che vanno da uno scenario di base (status quo) a una riforma completa e una piena armonizzazione del regime di controllo delle esportazioni.

È stata condotta un'analisi approfondita al fine di valutare l'impatto delle diverse opzioni di revisione. L'opzione 2 (Sostegno all'attuazione e all'applicazione), l'opzione 3 (Aggiornamento del regime UE) e l'opzione 4 (Ammodernamento del regime UE) sono state confrontate con l'opzione 1 (lo scenario di base). La valutazione si è basata sull'analisi e sull'esperienza pratica dei servizi della Commissione, sui dati e sui contributi forniti dagli Stati membri, sulle conclusioni di uno studio esterno per la raccolta di dati e sui risultati delle consultazioni dei portatori di interessi. L'opzione 5 (Riforma del regime UE), che trasformerebbe in modo radicale l'approccio dell'UE ai controlli sulle esportazioni, ha incontrato una forte opposizione da parte degli Stati membri e dei portatori di interessi, e non è dunque stata oggetto di ulteriori valutazioni.

L'opzione 3 sembra essere l'opzione più efficiente ed efficace alla luce dei criteri di impatto sull'economia e sulla sicurezza. Tuttavia l'opzione 4 appare indispensabile per raggiungere l'obiettivo di prevenire le violazioni dei diritti umani causate dalla mancanza di adeguati controlli sulla tecnologia di sorveglianza informatica. L'opzione preferita è pertanto una combinazione delle opzioni 3 e 4.

Quali sono i sostenitori delle varie opzioni?

Gli Stati membri, il Parlamento europeo, l'industria e la società civile hanno riconosciuto la necessità di un ammodernamento del regime di controllo delle esportazioni quale presentato in linea generale nelle opzioni 2 e 3, sebbene le loro posizioni possano differire relativamente a temi specifici.

Il Parlamento europeo e la società civile hanno caldeggiato un intervento deciso dell'UE per sottoporre a controllo le esportazioni di tecnologia di sorveglianza informatica (opzione 4). La Commissione e il Consiglio hanno riconosciuto la necessità di un'azione dell'UE al riguardo.



C. Impatto dell'opzione preferita

Quali sono i vantaggi dell'opzione preferita (se ne esiste una, altrimenti delle opzioni principali)?

Dal momento che non esistono statistiche ufficiali sulla produzione e sul commercio di prodotti a duplice uso e che i dati quantitativi pertinenti riguardano sostanzialmente il valore e il volume delle licenze rilasciate, la valutazione degli impatti di azioni specifiche è stata basata in gran parte su analisi qualitative.

L'opzione 3 si concentra sull'ammodernamento delle disposizioni normative vigenti. Contribuisce al raggiungimento di gran parte degli obiettivi specifici ed è la più idonea a conseguire progressi significativi per quanto riguarda gli obiettivi generali, ad eccezione di quello relativo alla tutela dei diritti umani. Si tradurrebbe in una riduzione degli oneri amministrativi a carico di esportatori e autorità, aumentando al contempo la chiarezza delle principali disposizioni legislative. Accrescerebbe inoltre l'efficacia e la coerenza dei controlli a livello dell'UE, con conseguente incremento della sicurezza, e promuoverebbe condizioni di concorrenza più eque a livello globale.

L'opzione 4 risponderebbe alla proliferazione di tecnologie di sorveglianza informatica il cui uso improprio minaccia la sicurezza internazionale e i diritti umani. Metterebbe in atto meccanismi solidi e flessibili per il controllo di tali tecnologie e, secondo le previsioni, avrebbe un impatto decisamente positivo sulla sicurezza e sui diritti umani.

Quali sono i costi dell'opzione preferita (se ne esiste una, altrimenti delle opzioni principali)?

L'opzione 3 comporterebbe nel breve periodo costi amministrativi supplementari temporanei per le autorità degli Stati membri, che saranno tuttavia recuperati grazie ai miglioramenti dell'efficienza e alla riduzione dei costi amministrativi una volta attuate le nuove disposizioni. Per quanto concerne gli operatori, l'opzione 3 dovrebbe comportare una riduzione dei costi amministrativi.

L'opzione 4 potrebbe comportare un aumento degli oneri amministrativi a carico degli operatori e delle autorità, a livello sia nazionale sia dell'UE, poiché sarebbe aggiunto un nuovo livello di controllo. Potrebbe inoltre creare nuove distorsioni della concorrenza a livello globale, poiché non è possibile garantire che gli altri principali fornitori di tecnologie (ad esempio Cina e Stati Uniti) introducano controlli analoghi. Se l'opzione 4 si concentrasse su tecnologie molto specifiche, l'impatto economico negativo sarebbe tuttavia limitato a un settore specializzato caratterizzato da un volume di scambi esiguo.

Quale sarà l'incidenza su aziende, PMI e microimprese?

Il controllo delle esportazioni di prodotti a duplice uso riguarda un ampio ventaglio di aziende in settori diversi, compresi esportatori e produttori nei comparti dell'energia, dell'industria aerospaziale, della difesa e della sicurezza, dei trasporti e della navigazione, delle telecomunicazioni, della chimica, dell'elettronica, dei semiconduttori e dell'informatica. Sono numerose le PMI attive in questi campi. A titolo esemplificativo, nel 2012 le imprese con meno di 10 dipendenti rappresentavano il 76,7 % del totale delle imprese del settore della difesa (che produce anche prodotti a duplice uso).

 

La maggior parte di quanti hanno risposto alla consultazione pubblica concorda sul fatto che la revisione della politica di controllo delle esportazioni probabilmente agevolerà l'esportazione di prodotti a duplice uso da parte delle PMI. È importante sottolineare che i portatori di interessi del settore risentiranno delle modifiche apportate al controllo delle esportazioni solo nella misura in cui queste si applichino al tipo di prodotti a duplice uso da essi commercializzati.

L'impatto sui bilanci nazionali e sulle amministrazioni sarà importante?

L'opzione 3 dovrebbe comportare una riduzione degli oneri amministrativi a carico delle autorità preposte al rilascio delle licenze degli Stati membri. D'altro canto, l'introduzione di nuovi controlli sulle esportazioni di tecnologia di sorveglianza informatica nell'ambito dell'opzione 4 richiederà risorse amministrative che le autorità competenti degli Stati membri dovranno apportare.

Sono previsti altri impatti significativi?

Ci si attende un impatto positivo in termini di prevenzione delle violazioni dei diritti umani, riduzione delle distorsioni della concorrenza all'interno del mercato unico, promozione di condizioni di parità e sicurezza.

D. Tappe successive

Quando saranno riesaminate le misure proposte?

Il monitoraggio dell'attuazione sarà condotto in cooperazione con gli Stati membri. La raccolta di dati e la relazione annuale costituiranno la base per il monitoraggio e la valutazione dell'attuazione, come pure per la comunicazione al Parlamento e al Consiglio.

La Commissione effettuerà una valutazione di questa nuova iniziativa entro cinque anni dalla sua entrata in vigore al fine di esaminarne l'effettivo impatto e valutarne l'efficienza e l'efficacia.