19.3.2016   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 74/45


DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/413 DELLA COMMISSIONE

del 18 marzo 2016

che fissa la sede dell'infrastruttura terrestre del sistema nato dal programma Galileo, prevede le misure necessarie a garantirne il funzionamento e abroga la decisione di esecuzione 2012/117/UE

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 1285/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, relativo all'attuazione e all'esercizio dei sistemi europei di radionavigazione via satellite e che abroga il regolamento (CE) n. 876/2002 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 683/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (1), in particolare l'articolo 12, paragrafo 3, lettera c),

considerando quanto segue:

(1)

L'articolo 12 del regolamento (UE) n. 1285/2013 prevede che la Commissione detenga la responsabilità generale del programma Galileo e le attribuisce competenze di esecuzione per fissare la sede dell'infrastruttura terrestre del sistema nato da tale programma e assicurarne il funzionamento. Questa infrastruttura è costituita da centri e stazioni terrestri.

(2)

La Commissione, con la decisione di esecuzione 2012/117/UE (2), ha già fissato in gran parte la sede dell'infrastruttura terrestre del sistema nato dal programma Galileo.

(3)

La decisione di esecuzione 2012/117/UE è stata adottata in base alle disposizioni dell'articolo 12, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 683/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (3), che è stato abrogato e al quale è subentrato il regolamento (UE) n. 1285/2013. Al fine di garantire la continuità del programma e di tenere conto dei vincoli e delle nuove esigenze subentrati con la sua evoluzione è opportuno fissare nuovamente la sede dell'infrastruttura terrestre del sistema nato dal programma Galileo e prevedere le misure necessarie al suo corretto funzionamento. È importante ricordare in questa sede che il numero e l'ubicazione dei centri e delle stazioni di cui alla decisione di esecuzione 2012/117/UE tengono conto dei vincoli geografici e tecnici legati a una distribuzione ottimale sull'intero pianeta, dell'eventuale presenza di impianti e attrezzature preesistenti, adeguati ai compiti assegnati, del rispetto dei requisiti di sicurezza propri a ciascun centro e stazione nonché delle esigenze di sicurezza nazionale di ciascun Stato membro.

(4)

Si devono tuttavia prendere in considerazione i vincoli e le nuove esigenze subentrati con l'evoluzione del programma riguardo a taluni elementi relativi ai centri e alle stazioni di cui alla decisione di esecuzione 2012/117/UE.

(5)

Pertanto, dal momento che si tratta in primo luogo di centri e al fine di consentire un migliore sfruttamento del sistema, è emersa la necessità di istituirne un settimo, il centro di supporto logistico integrato (di seguito «centro ILS»), la cui funzione è stoccare in modo centralizzato le varie attrezzature e i pezzi di ricambio dell'infrastruttura.

(6)

La scelta della sede del centro ILS è stata oggetto di una procedura aperta e trasparente suddivisa in due fasi. La Commissione ha anzitutto invitato gli Stati membri a manifestare il loro interesse e ha selezionato le candidature del Belgio e della Repubblica ceca. Successivamente, per la scelta fra le due candidature, entrambi gli Stati membri sono stati invitati a presentare proposte dettagliate. Dopo una valutazione di tali proposte da parte di un comitato composto di rappresentanti della Commissione europea, dell'Agenzia spaziale europea e dell'Agenzia del GNSS europeo alla luce di criteri quali la sicurezza, il rischio, la tempistica e i costi, la proposta del Belgio si è rivelata la più adeguata dato che l'architettura e la progettazione dell'edificio del sito di Transinne sono state interamente ottimizzate per garantire la logistica del sistema nato dal programma Galileo. Il centro dovrebbe essere realizzato nel 2016 ed essere oggetto di un accordo con il Belgio.

(7)

Nel 2014 è stata inoltre ultimata la realizzazione dei due centri di controllo (GCC), che dovrebbero essere oggetto di accordi con la Germania e l'Italia; la realizzazione del centro di sicurezza Galileo (GSMC) è iniziata nel 2013 e, anche se è stata oggetto di accordi sottoscritti nel 2013 con la Francia e il Regno Unito, dovrebbe concludersi nel 2017 anziché nel 2015; quella del centro di servizi GNSS (GSC) è stata oggetto di un accordo sottoscritto con la Spagna il 30 giugno 2014 anziché nel 2013; quella del centro di servizi SAR si è svolta tra il 2012 e il 2014 e dovrebbe essere oggetto di un contratto quadro di prestazione di servizi con il Centro nazionale di studi spaziali (CNES) anziché di un contratto con la Francia; quella del centro di riferimento Galileo (GRC), situato a Noordwijk, nei Paesi Bassi, vicino all'ESTEC ma non presso lo stesso, dovrebbe essere ripartita tra il 2015 e il 2017, anziché tra il 2013 e il 2016, ed essere oggetto di un accordo con i Paesi Bassi nel 2016; quella della stazione di prova in orbita di Redu non è stata oggetto del contratto concluso con la società Spaceopal.

(8)

In secondo luogo, per quanto concerne le stazioni, la realizzazione delle stazioni TTC della Riunione e di Nouméa ha effettivamente avuto luogo tra il 2012 e il 2014, mentre quella della stazione TTC di Papeete a Tahiti dovrebbe avvenire non prima del 2016-2017. Inoltre, se le stazioni GSS di Kiruna, Jan Mayen, Azzorre, Kerguelen, Saint Pierre e Miquelon, Ascensione e Falkland sono state effettivamente portate a termine tra il 2012 e il 2014 e una stazione GSS è stata realizzata a Redu, la realizzazione delle stazioni GSS delle Canarie e di Madera è stata annullata, quella della stazione GSS di Wallis è stata posticipata al 2016-2017 e quella eventuale delle stazioni GSS di Tokyo, Terre Adélie e Diego Garcia rimane in fase di studio.

(9)

Infine, anche se la realizzazione delle stazioni SAR si è svolta come previsto ed è stata oggetto di contratti e memorandum d'intesa, è utile precisare che tali stazioni sono di due tipi: da un lato le stazioni cosiddette «Meolut» («Medium Earth Orbit Locale User terminal»), che ricevono i segnali di emergenza ritrasmessi dai satelliti e sono situate a Makarios, Maspalomas e Svalbard; dall'altro le stazioni costituite da un marcatore di riferimento SAR, che emettono segnali di emergenza di riferimento che consentono di calibrare il sistema e misurarne le prestazioni, anch'esse situate a Makarios, Maspalomas e Svalbard, ma anche a Tolosa e a Santa Maria, nelle Azzorre.

(10)

Peraltro, dal momento che la presente decisione sostituisce la decisione di esecuzione 2012/117/UE, è opportuno abrogare quest'ultima. Per motivi di chiarezza giuridica e di buona gestione amministrativa gli elementi inseriti nell'allegato della decisione di esecuzione 2012/117/UE e i nuovi elementi stabiliti dalla presente decisione sono consolidati in allegato.

(11)

Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del Comitato istituito a norma dell'articolo 36, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1285/2013,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La sede dell'infrastruttura terrestre del sistema nato dal programma Galileo e le misure necessarie per garantirne il funzionamento sono riportate nell'allegato.

Articolo 2

La decisione di esecuzione 2012/117/UE è abrogata.

Articolo 3

La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Fatto a Bruxelles, il 18 marzo 2016

Per la Commissione

Il presidente

Jean-Claude JUNCKER


(1)  GU L 347 del 20.12.2013, pag. 1.

(2)  Decisione di esecuzione della Commissione, del 23 febbraio 2012, che fissa un calendario di massima delle principali decisioni relative all'attuazione del programma Galileo e riguardanti i centri e le stazioni terrestri da realizzare nel quadro delle fasi di sviluppo e di dispiegamento del programma (GU L 52 del 24.2.2012, pag. 28).

(3)  Regolamento (CE) n. 683/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, concernente il proseguimento dell'attuazione dei programmi europei di navigazione satellitare (EGNOS e Galileo) (GU L 196 del 24.7.2008, pag. 1).


ALLEGATO

Denominazione

Sede e misure di realizzazione per garantire il funzionamento

Centri terrestri

Due centri di controllo Galileo (GCC)

Questi due centri sono stati realizzati tra il 2009 e il 2014 a Oberpfaffenhofen (Germania) e Fucino (Italia) rispettivamente. Essi dovrebbero essere oggetto di due accordi da sottoscriversi con la Germania e l'Italia rispettivamente.

Centro di monitoraggio della sicurezza Galileo (GSMC)

Il centro di sicurezza Galileo, ripartito su due siti, è realizzato in fasi progressive in Francia e nel Regno Unito. I lavori sono iniziati nel 2013 e dovrebbero concludersi nel 2017. La sua realizzazione è stata oggetto di accordi sottoscritti nel 2013 con la Francia e il Regno Unito.

Centro di servizi GNSS (GSC)

Il centro di servizi GNSS è realizzato in fasi progressive a Madrid (Spagna). I lavori sono iniziati nel 2011e dovrebbero concludersi nel 2016. La sua realizzazione è stata oggetto di un accordo sottoscritto nel 2014 con la Spagna.

Centro di servizi SAR

Il centro di servizi SAR è stato realizzato a Tolosa (Francia) tra il 2012 e il 2014. La sua realizzazione dovrebbe essere oggetto di un contratto quadro di prestazione di servizi con il Centro nazionale di studi spaziali (CNES).

Centro di riferimento Galileo (GRC)

Il centro di riferimento Galileo è realizzato in fasi progressive a Noordwijk (Paesi Bassi). I lavori sono iniziati nel 2015 e dovrebbero concludersi nel 2017. La sua realizzazione dovrebbe essere oggetto di un accordo da sottoscriversi nel 2016 con i Paesi Bassi.

Centro ILS

Il centro di supporto logistico integrato (centro ILS) dovrebbe essere messo in esercizio a Transinne (Belgio) nel corso del 2016 e dovrebbe essere oggetto di un accordo con il Belgio.

Stazione di prova in orbita

La stazione di prova in orbita è stata realizzata nel 2010 a Redu (Belgio).

 

Stazioni terrestri distanti

Stazioni TTC

Tra il 2010 e il 2014 sono state realizzate stazioni TTC a Kiruna (Svezia), a Kourou (Francia), alla Riunione (Francia) e a Nouméa (Nuova Caledonia).

Una stazione TTC dovrebbe essere realizzata a Papeete (Polinesia francese) nel 2016-2017.

La realizzazione di queste stazioni TTC è oggetto di contratti appaltati dall'Agenzia spaziale europea a prestatori di servizi.

Stazioni GSS

Tra il 2009 e il 2014 sono state realizzate stazioni GSS alle Azzorre (Portogallo), ad Ascensione, a Fucino (Italia), a Jan Mayen (Norvegia), alle Kerguelen, a Kiruna (Svezia), a Kourou (Francia), alla Riunione (Francia), alle Falkland, a Nouméa (Nuova Caledonia), a Papeete (Polinesia francese), a Redu (Belgio), a Saint Pierre e Miquelon, alle Svalbard (Norvegia) e a Troll (Norvegia).

Una stazione GSS dovrebbe essere realizzata a Wallis nel 2016-2017.

La realizzazione di queste stazioni GSS è oggetto di contratti appaltati dall'Agenzia spaziale europea a prestatori di servizi.

Stazioni ULS

Tra il 2009 e il 2011 sono state realizzate stazioni ULS a Tahiti (Polinesia francese), a Kourou (Francia), alla Riunione (Francia), in Nuova Caledonia e alle Svalbard (Norvegia).

La realizzazione di queste stazioni ULS è stata oggetto di contratti appaltati dall'Agenzia spaziale europea a prestatori di servizi.

Stazioni SAR

Nel 2012 e nel 2013 sono state realizzate stazioni TTC dette «Meolut» a Makarios (Cipro), a Maspalomas (Spagna) e alle Svalbard (Norvegia). Stazioni SAR costituite da un marcatore di riferimento SAR sono state realizzate a Makarios (Cipro), a Maspalomas (Spagna), a Santa Maria (Portogallo), a Tolosa (Francia) e alle Svalbard (Norvegia).

La realizzazione di queste stazioni SAR è stata oggetto di contratti appaltati dall'Agenzia spaziale europea a prestatori di servizi per le stazioni di Maspalomas, Santa Maria e Svalbard, di un protocollo d'intesa tra la Commissione e Cipro per la stazione di Makarios e di un contratto tra la Commissione e un prestatore di servizi per la stazione di Tolosa.