15.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 417/10


Risoluzione del Consiglio sull'incoraggiamento della partecipazione politica dei giovani alla vita democratica dell'Europa

(2015/C 417/02)

IL CONSIGLIO E I RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI, RIUNITI IN SEDE DI CONSIGLIO,

RICORDANDO IL CONTESTO POLITICO IN CUI SI ISCRIVE LA MATERIA, IN PARTICOLARE:

1.

La risoluzione del Consiglio su un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù (2010-2018) (1) che identifica la partecipazione come uno dei settori d'intervento e il suo obiettivo di sostenere la partecipazione dei giovani alla democrazia rappresentativa e alla società civile a tutti i livelli e nella società in generale, e che definisce l'iniziativa generale di incoraggiare e sostenere il coinvolgimento e la partecipazione dei giovani e delle organizzazioni giovanili nell'elaborazione, attuazione e valutazione delle politiche mediante un dialogo strutturato costante con i giovani e le organizzazioni giovanili.

2.

La risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 20 maggio 2014, su un piano di lavoro dell'Unione europea per la gioventù per il 2014-2015 (2).

3.

Le raccomandazioni comuni del quarto ciclo di lavori sul dialogo strutturato, elaborate alla conferenza UE sulla gioventù organizzata dalla presidenza lussemburghese, 21-24 settembre 2015 (3).

SOTTOLINEANO CHE:

4.

La democrazia, il pluralismo e la cittadinanza attiva sono valori fondamentali dell'Unione europea, che includono i principi della libertà di espressione e della tolleranza (4) e perseguono l'obiettivo dell'inclusione di tutti i cittadini europei. La democrazia non può essere data per scontata e va continuamente salvaguardata e promossa.

5.

I giovani in Europa mostrano generalmente sostegno e fiducia nei confronti del sistema democratico e dei suoi organismi rappresentativi, ma sono critici quanto al modo in cui il sistema è gestito in pratica e ai risultati che consegue. (5)

6.

Per loro è spesso sempre più difficile identificarsi con i canali tradizionali della partecipazione politica, come i partiti politici e i sindacati, ma si dedicano a forme alternative di partecipazione che permettono un margine più ampio di scelta individuale come campagne, petizioni, manifestazioni ed eventi estemporanei volti a perorare una causa specifica e un cambiamento tangibile nella loro vita. (6)

7.

Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, in particolare i media sociali e il loro uso in mobilità, offrono nuove opportunità di coinvolgimento e informazione sui processi politici, velocizzano la diffusione delle informazioni e accelerano lo sviluppo di forme alternative di partecipazione.

PER QUANTO CONCERNE IL PROCESSO DEL DIALOGO STRUTTURATO, RICONOSCONO CHE:

8.

Il dialogo strutturato è uno strumento che si iscrive nel quadro della cooperazione europea in materia di gioventù teso a coinvolgere i giovani nello sviluppo delle politiche dell'UE. L'esito del quarto ciclo di lavori di 18 mesi sulla priorità tematica generale «conferimento della responsabilità ai giovani affrontando l'accesso ai diritti e l'importanza della partecipazione politica dei giovani (7)» si basa sui risultati raggiunti dalle consultazioni con i giovani prima e nel corso delle presidenze italiana, lettone e lussemburghese, nonché delle conferenze UE sulla gioventù svoltesi a Roma nell'ottobre 2014, a Riga nel marzo 2015 e a Lussemburgo nel settembre 2015 (8).

9.

I risultati del dialogo tra i giovani e i rappresentanti politici costituiscono un contributo importante alla presente risoluzione, inclusi i punti di vista dei giovani, degli animatori socioeducativi e degli altri esperti nel settore della gioventù, e facilitano lo sviluppo di politiche dell'UE basate su dati concreti ed efficaci.

CONSIDERANO CHE:

10.

L'Unione europea fa affidamento su giovani impegnati a favore dei principi della democrazia e dei valori europei.

11.

La politica europea e la politica in generale dovrebbero rispondere ai bisogni e alle aspirazioni dei giovani. Di conseguenza, le questioni politiche devono essere trasparenti e comunicate a tutti i cittadini, inclusi i giovani. Per creare interesse e facilitare l'impegno politico, è necessario che i giovani comprendano le questioni in gioco. I responsabili delle politiche dei diversi settori programmatici e livelli politici dovrebbero fornire ai giovani opportunità realmente effettive di partecipare a processi decisionali significativi.

12.

Il concetto di partecipazione politica include in primo luogo la rappresentanza dei giovani nelle strutture della democrazia rappresentativa, vale a dire la partecipazione alle elezioni come elettori, la candidatura alle elezioni e la partecipazione ai partiti politici. La partecipazione politica può anche realizzarsi con l'appartenenza a organizzazioni (giovanili) che perorano gli interessi dei giovani, dibattiti politici faccia a faccia od online e altre forme di riflessione ed espressione culturale. La partecipazione politica può altresì esprimersi nel contesto di attività di sensibilizzazione alla cittadinanza e ai diritti umani e di azioni tese a produrre un cambiamento positivo nella società.

13.

Mediante la partecipazione ai processi politici i giovani possono migliorare la loro comprensione dei processi di definizione dell'opinione e dei diversi interessi in gioco. A livello personale sviluppano competenze sociali, responsabilità, fiducia in se stessi, iniziativa, spirito critico nonché competenze di comunicazione e negoziazione, disponibilità al compromesso, empatia e rispetto delle opinioni altrui.

14.

Tra le caratteristiche dei processi efficaci e reali di partecipazione politica giovanile figurano:

la pertinenza della questione e un impatto reale sulla vita dei giovani;

la pratica e l'esperienza della partecipazione nella vita quotidiana in vari contesti, come la famiglia, la comunità, la scuola, il posto di lavoro, l'animazione socioeducativa e la vita locale (socializzazione politica);

un riscontro e un seguito comprensibili da parte dei responsabili politici;

l'inclusività e l'accesso paritario per tutti i giovani indipendentemente dal genere, dall'origine etnica, dal contesto culturale, educativo e sociale, dall'orientamento sessuale, dall'età e dalle esigenze specifiche.

15.

La politica per la gioventù, l'animazione socioeducativa e le organizzazioni giovanili svolgono un ruolo importante in quest'ambito, con la promozione della cittadinanza attiva, le opportunità di partecipazione politica e la prevenzione della marginalizzazione e della radicalizzazione violenta, in particolare nelle aree locali, dove l'animazione socioeducativa aperta e quella di prossimità si rivolgono ai giovani.

16.

Il benessere fisico e mentale e la salvaguardia delle esigenze fondamentali, inclusi gli aspetti relativi a istruzione e formazione, salute, occupazione, sicurezza finanziaria e integrazione sociale, sono necessari per la partecipazione completa ed efficace dei giovani.

INVITANO GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE, NELL'AMBITO DEI RISPETTIVI SETTORI DI COMPETENZA E NEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ, A:

17.

Definire, attuare o sviluppare ulteriormente strategie, programmi, strutture o altri meccanismi pertinenti a livello nazionale, regionale e/o locale al fine di incoraggiare la partecipazione politica di tutti i giovani, in particolare di quelli con minori opportunità. Tali meccanismi dovrebbero basarsi su conoscenze e dati di fatto, nonché sulla cooperazione intersettoriale e coinvolgere tutte le pertinenti parti interessate. La progettazione di strategie di partecipazione efficaci dovrebbe prevedere il coinvolgimento del gruppo di destinatari durante le fasi di pianificazione, attuazione, monitoraggio e valutazione. Le strategie potrebbero includere le priorità seguenti.

Istruzione formale e apprendimento non formale

18.

Favorire e promuovere la cooperazione intersettoriale e i partenariati tra gli istituti di istruzione formale, le organizzazioni giovanili e i prestatori di animazione socioeducativa al fine di sviluppare approcci integrati per quanto concerne i programmi di educazione alla cittadinanza coinvolgendo i giovani, gli insegnanti, gli animatori socioeducativi, i genitori e altri attori pertinenti.

19.

Incoraggiare strutture partecipative sostenibili in contesti di istruzione formale e di apprendimento non formale al fine di promuovere lo sviluppo di competenze e capacità sociali legate ai valori democratici e ai diritti umani come la libertà di espressione e il rispetto della diversità, tramite la pratica quotidiana dei principi democratici.

20.

Promuovere l'istituzione e lo sviluppo di organizzazioni e/o strutture a livello nazionale, regionale e locale che rappresentino gli interessi degli studenti nei confronti degli istituti di istruzione formale.

21.

Promuovere lo sviluppo di programmi di alfabetizzazione mediatica che promuovano la capacità di analizzare in modo critico le informazioni nella società della conoscenza di oggi, nonché programmi di alfabetizzazione informatica tesi a sviluppare le competenze tecnologiche che permettano agli utenti di accedere, gestire, valutare e creare informazioni utili online.

Opportunità di partecipazione a livello locale e regionale

22.

Consentire e facilitare lo sviluppo di processi partecipativi, come i consigli della gioventù, in stretta cooperazione con le autorità pubbliche locali e regionali al fine di dare ai giovani l'opportunità di avere voce in capitolo nei processi decisionali locali e regionali.

23.

Sviluppare e fornire opportunità di informazione e formazione per i responsabili politici per quanto concerne metodi e strumenti di comunicazione e partecipazione adeguati e su misura per i giovani, al fine di agevolare l'apertura e la reattività nei confronti dei giovani.

24.

Valutare l'opportunità di abbassare a 16 anni l'età prestabilita per l'esercizio del voto nelle elezioni delle autorità pubbliche locali e regionali, tenendo conto delle circostanze nazionali e dei quadri giuridici nazionali.

Forme alternative e partecipazione online

25.

Riconoscere e sostenere i giovani, l'animazione socioeducativa e le organizzazioni giovanili nello sviluppo di svariate forme di partecipazione politica, incluse petizioni, manifestazioni, campagne nonché l'utilizzo della cultura, dell'arte e dello sport, dal momento che tali strumenti permettono la pluralità dell'espressione delle opinioni e dell'accesso alla partecipazione politica, in particolare quando si rivolgono ai giovani con minori opportunità.

26.

Sviluppare strumenti digitali per la partecipazione politica dei giovani in combinazione con elementi presenziali e mettere a punto formazioni adeguate per gli insegnanti, gli animatori socioeducativi, i formatori e i moltiplicatori che lavorano con diversi gruppi di destinatari in contesti di istruzione formale e di apprendimento non formale al fine di raggiungere i giovani a tutti i livelli; riconoscere e coinvolgere i canali esistenti di informazione ai giovani e i fornitori di informazioni ai giovani a livello europeo, nazionale, regionale e locale.

27.

Coinvolgere il settore della gioventù nell'attuazione della strategia per il mercato unico digitale in Europa, affrontando tematiche come le capacità e le competenze digitali, un uso più sicuro degli strumenti online e la lotta ai contenuti illegali come il razzismo, la xenofobia e l'incitazione alla violenza.

Dialogo con i responsabili politici

28.

Sostenere, se del caso, i processi e gli strumenti di informazione e comunicazione che permettono la comprensione e l'appropriazione delle politiche pubbliche da parte dei giovani, sottolineando gli aspetti pertinenti per i giovani e utilizzando in modo efficace i diversi strumenti mediali e le TIC.

29.

Vagliare e ampliare le opportunità di dialogo a livello locale, regionale e nazionale tra i giovani e i responsabili politici di tutti i settori programmatici che incidono sui giovani.

30.

Incoraggiare la partecipazione dei giovani alle elezioni e nell'ambito delle strutture formali delle democrazie partecipative, come i partiti politici, affinché questi ultimi nutrano un maggiore interesse per lo sviluppo di proposte politiche che rispondano alle esigenze dei giovani.

31.

Sostenere le campagne e gli eventi di informazione per i giovani in occasione delle elezioni locali, regionali, nazionali ed europee utilizzando strumenti online interattivi e di streaming nonché programmi di sensibilizzazione specifici destinati a chi vota per la prima volta e ai giovani con minori opportunità.

32.

Sviluppare una cultura decisionale a tutti i livelli di governo che sostenga i processi partecipativi dal basso verso l'alto e guidati dai giovani e sia reattiva alle iniziative informali dei giovani.

33.

Promuovere i programmi dell'UE a sostegno dei giovani, come Erasmus+, e garantire che essi sostengano:

la divulgazione di informazioni adatte a un'utenza giovanile circa gli sviluppi politici del momento che incidono sui giovani a livello locale, regionale e nazionale;

la realizzazione di campagne di informazione mirate sui giovani durante le elezioni nazionali ed europee;

la creazione e lo sviluppo di piattaforme di sostegno per i giovani e di organizzazioni giovanili che rappresentino e difendano gli interessi dei giovani;

il coinvolgimento dei fornitori di informazioni operative quali le strutture nazionali d'informazione dei giovani e le piattaforme europee come ERYICA, EYCA, Eurodesk e il Portale europeo per i giovani;

le iniziative transnazionali per i giovani e il dialogo strutturato.

Animazione socioeducativa e organizzazioni giovanili

34.

Sostenere e sviluppare ulteriormente iniziative di animazione socioeducativa ad hoc che si concentrino sull'educazione alla cittadinanza, sull'educazione ai diritti umani, sull'educazione interculturale e interreligiosa, utilizzando metodi di apprendimento non formale e inter pares, al fine di incoraggiare l'integrazione dei giovani nella società e di contrastare le tendenze estremiste, la radicalizzazione violenta e l'incitamento all'odio; sfruttare le buone prassi risultanti dalle reti di cooperazione esistenti nel settore della politica per la gioventù, come il Centro europeo di conoscenze sulle politiche della gioventù (EKCYP) e il centro per la partecipazione giovanile SALTO.

35.

Rafforzare le capacità dei fornitori di informazioni ai giovani al fine di consentire la divulgazione di informazioni relative alle opportunità di partecipazione politica, in particolare per i giovani che non appartengono a movimenti giovanili organizzati o a organizzazioni giovanili.

INVITANO LA COMMISSIONE A:

36.

Mettere a disposizione informazioni sulle buone prassi e sui successi dei progetti negli Stati membri nel contesto del programma Erasmus+ in relazione a iniziative che hanno come obiettivo la partecipazione politica dei giovani; prendere in considerazione altri studi e iniziative in quest'ambito e divulgarne i risultati.

37.

Elaborare una relazione di sintesi degli studi disponibili, inclusi tra l'altro quelli del pool di ricercatori europei sulla gioventù, sulla partecipazione online e sulla gamma dei vari media digitali e strumenti online, nonché un'analisi del modo in cui tali strumenti sono utilizzati dai giovani, al fine di disporre di una panoramica delle metodologie esistenti ed efficaci.

38.

Definire il contributo specifico dell'animazione socioeducativa nonché dell'apprendimento non formale e informale alla promozione della cittadinanza attiva e della partecipazione dei giovani a società plurali e tolleranti nonché prevenire la marginalizzazione e la radicalizzazione, da cui possono risultare comportamenti violenti.

39.

Pubblicare, mediante strumenti di comunicazione di facile accesso, informazioni su misura per i giovani che chiariscano e/o illustrino gli sviluppi nelle diverse politiche e decisioni dell'UE che incidono in particolar modo sui giovani, al fine di renderle trasparenti e comprensibili.


(1)  GU C 311 del 19.12.2009, pag. 1.

(2)  GU C 183 del 14.6.2014, pag. 5.

(3)  Doc. 12651/15.

(4)  Trattato sull'Unione europea, articolo 2.

«L'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini.»

(5)  Youth participation in democratic life — Final Report, London School of Economics, EACEA 2010/03, febbraio 2013.

(6)  Partecipazione politica e cittadinanza dell'UE: percezioni e comportamenti dei giovani, EACEA, Commissione europea, 2013.

(7)  GU C 183 del 14.6.2014, pag. 1.

(8)  Docc. 14429/14, 8095/15 e 12651/15.


ALLEGATO I

CONTESTO POLITICO

1.

Il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, che nell'articolo 165 dispone che l'azione dell'Unione europea sia intesa «a incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica dell'Europa».

2.

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, che delinea il diritto dei fanciulli e dei giovani di esprimere liberamente le loro opinioni su ogni questione che li interessa.

3.

La comunicazione della Commissione, del 28 aprile 2015, sull'agenda europea sulla sicurezza, che afferma che la partecipazione dei giovani svolge un ruolo decisivo nella prevenzione della radicalizzazione violenta, in quanto promuove i valori europei comuni, incentiva l'inclusione sociale e sviluppa la comprensione reciproca e la tolleranza.

4.

La dichiarazione di Parigi dei ministri dell'istruzione dell'Unione europea, del 17 marzo 2015, sulla promozione della cittadinanza e dei valori comuni di libertà, tolleranza e non discriminazione attraverso l'istruzione.

5.

La risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 20 maggio 2014, sulla panoramica del processo di dialogo strutturato, compresa l'inclusione sociale dei giovani, che ha affermato che la priorità generale per il ciclo di lavori di 18 mesi, dal 1o luglio 2014 al 31 dicembre 2015, è il conferimento di responsabilità ai giovani, affrontando l'accesso ai diritti e l'importanza della partecipazione politica dei giovani.

6.

La dichiarazione della seconda convenzione europea sull'animazione socioeducativa (Bruxelles, 27-30 aprile 2015), che ha affermato che la partecipazione è uno dei principi fondamentali dell'animazione socioeducativa, sulla base della convinzione della convenzione che lo sviluppo dell'animazione socioeducativa possa essere portato avanti solo nel momento in cui i giovani sono coinvolti attivamente dal principio a tutti i livelli — europeo, nazionale, regionale e locale.


ALLEGATO II

PRIORITÀ PER IL DIALOGO STRUTTURATO EUROPEO NEL SETTORE DELLA GIOVENTÙ DURANTE IL PERIODO COMPRESO TRA IL 1o GENNAIO 2016 E IL 30 GIUGNO 2017

Le tematiche relative alla gioventù sono prassi ormai consueta della cooperazione della presidenza nell'ambito del dialogo strutturato fra autorità pubbliche e giovani. La priorità tematica generale della cooperazione europea per il dialogo strutturato nel settore della gioventù per il periodo compreso tra il 1o gennaio 2016 e il 30 giugno 2017 sarà: «Consentire a tutti i giovani di partecipare a un'Europa eterogenea, connessa e inclusiva — Pronti per la vita, pronti per la società». Il tema riflette la relazione dell'UE in materia di gioventù e tiene conto dei risultati della fase di consultazione preliminare condotta dal prossimo trio di presidenza. Tale tema sarà il filo conduttore che garantirà continuità e coerenza ai lavori delle tre presidenze, in linea con il piano di lavoro dell'UE per la gioventù per il 2016-2018.


ALLEGATO III

PRINCIPI PER IL DIALOGO STRUTTURATO EUROPEO NEL SETTORE DELLA GIOVENTÙ DURANTE IL PERIODO COMPRESO TRA IL 1o GENNAIO 2016 E IL 30 GIUGNO 2017

1.

Questa architettura semplificata di 18 mesi nel quadro della cooperazione in materia di dialogo strutturato del trio di presidenza dovrebbe essere mantenuta e ulteriormente sviluppata per garantire la continuità della priorità tematica generale e per consentire ai gruppi di lavoro nazionali una migliore gestione del tempo nelle consultazioni con i giovani.

2.

Al fine di migliorare la rappresentatività e la pluralità dei giovani nel processo, si dovrebbero potenziare gli sforzi relativi alla sensibilizzazione dei diversi gruppi di destinatari interessati dalla priorità generale, anche mediante l'uso di consultazioni online combinate a riunioni faccia a faccia, metodi che associano diverse modalità di espressione ed eventi di consultazione locali che coinvolgono le ONG locali, le organizzazioni (di informazione) della gioventù, le autorità locali e i gruppi di lavoro nazionali.

3.

Al fine di migliorare la qualità dei risultati del dialogo strutturato, gli animatori socioeducativi, gli esperti della gioventù, gli esperti accademici, i fornitori professionisti di servizi per i giovani e le pertinenti organizzazioni della gioventù interessati dalla priorità generale dovrebbero partecipare alle consultazioni e, se del caso, alle conferenze UE sulla gioventù.

4.

Al fine di dare seguito più agevolmente ai risultati del dialogo strutturato, il trio di presidenza dovrebbe far sapere ai giovani che hanno partecipato ai processi di consultazione e alle conferenze UE sulla gioventù, mediante una nota esplicativa o altri mezzi di comunicazione, in che misura i risultati finali del dialogo strutturato sono stati presi in considerazione dal Consiglio e dalla Commissione nella terza fase del ciclo.

5.

Al fine di garantire un impatto efficace del dialogo strutturato, il trio di presidenza dovrebbe coinvolgere, se del caso, altri attori dell'UE, quali il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione.

6.

La priorità generale da esaminare nel ciclo che si svolgerà durante il successivo trio di presidenza (1o luglio 2017–31 dicembre 2018) dovrebbe essere definita prima dell'inizio del mandato e dovrebbe essere sottoposta al momento opportuno alla consultazione dei giovani e dei gruppi di lavoro nazionali prima dell'adozione.